AMT, disservizi
e buchi di bilancio
Se l’AMT vuole
continuare ad esistere come azienda pubblica, ed evitare di essere privatizzata
, deve mirare al raggiungimento degli
obiettivi di bilancio come previsto dalle leggi in vigore.
Va migliorata la gestione della rete e dei mezzi a partire
da interventi di piccola entità che possono
migliorare il servizio ed il bilancio aziendale.
Si possono , come minimo , mettere in atto misure come:
- migliorare l’utilizzo e la fruizione dei bus 4 porte che
sono sovrafollati alle estremità e sotto utilizzati nella parte centrale della
piattaforma per l’errata ed assurda organizzazione delle porte , organizzazione
che crea una vasta zona centrale senza flusso di passeggeri tra le porte di
salita e discesa.
Le porte devono essere o alternate, come sui bus a due e tre
porte, o tutte utilizzate per salita e
discesa come avviene sulla metropolitana.
L’errata organizzazione rallenta la salita allungando le
soste alle fermate , allungamento che va ad ostacolare la marcia dei bus che
seguono.
-far accostare i bus alle piattaforme e marciapiedi in modo
che i passeggeri accedano ai bus senza scendere sulla carreggiata.
Sembra una piccola cosa ma il maggior dislivello tra terra e
piattaforma, la notevole distanza tra bus e marciapiede ed il doppio gradino da
scendere e salire rallentano moltissimo il flusso dei passeggeri.
- eliminare doppioni
assurdi, come il 7 che da dalla fermata MM di Brin va a far capolinea sopra
alla fermata MM di Principe, quando
razionalità vorrebbe che ritornasse a
Pontedecimo.
- rimediare alla cattiva gestione del 13 e 14, perchè il 14
non anticipa il 13 ed il 13/ che sono
già affollati quando il 14 si sovrappone, Si ottiene così il brillante
risultato di scontentare gli utenti per
il disagio, aggravare i costi per la
riduzione della velocità commerciale e generare malcontento nei conducenti per
l’irregolarità dei tempi di riposo.
-eliminare tutte le corse a vuoto da e per le rimesse, che devono essere totalmente sostituite da
corse utili per il trasporto passeggeri.
- massimizzare le linee circolari, con rotazione dei
conducenti, limitando quelle con doppio capolinea a quelle con lungo percorso,
come ad esempio l’1 e poche altre
- i bus della ATP nella tratta
urbana in ingresso , che in alcune fasce orarie viaggiano quasi vuoti, possono
svolgere servizio integrativo alla AMT dando migliore servizio senza ulteriori
costi.
Ci sono poi moltissime altre irrazionalità nei percorsi e
nel posizionamento delle fermate.
Sono errori organizzativi che visti singolarmente una sembrano
niente ma , messi assieme, pesano e molto, sulla fruibilità del servizio per
gli utenti ed il bilancio aziendale.
Comitato Manin-Montello
g.bado- g.torri
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