lunedì 11 aprile 2016

AMT, disservizi e buchi di bilancio




AMT, disservizi e buchi di bilancio

Se  l’AMT vuole continuare ad esistere come azienda pubblica, ed evitare di essere privatizzata , deve  mirare al raggiungimento degli obiettivi di bilancio come previsto dalle leggi in vigore.

Va migliorata la gestione della rete e dei mezzi a partire da interventi di piccola entità che possono    migliorare il  servizio ed il bilancio aziendale.

Si possono , come minimo , mettere in atto misure come:

- migliorare l’utilizzo e la fruizione dei bus 4 porte che sono sovrafollati alle estremità e sotto utilizzati nella parte centrale della piattaforma per l’errata ed assurda organizzazione delle porte , organizzazione che crea una vasta zona centrale senza flusso di passeggeri tra le porte di salita e discesa.
Le porte devono essere o alternate, come sui bus a due e tre porte,  o tutte utilizzate per salita e discesa come avviene sulla metropolitana.
L’errata organizzazione rallenta la salita allungando le soste alle fermate , allungamento che va ad ostacolare la marcia dei bus che seguono.

-far accostare i bus alle piattaforme e marciapiedi in modo che i passeggeri accedano ai bus senza scendere sulla carreggiata.
Sembra una piccola cosa ma il maggior dislivello tra terra e piattaforma, la notevole distanza tra bus e marciapiede ed il doppio gradino da scendere e salire rallentano moltissimo il flusso dei passeggeri.

 - eliminare doppioni assurdi, come il 7 che da dalla fermata MM di Brin va a far capolinea sopra alla fermata MM di  Principe, quando razionalità vorrebbe che  ritornasse a Pontedecimo.

- rimediare alla cattiva gestione del 13 e 14, perchè il 14 non anticipa il  13 ed il 13/ che sono già affollati quando il 14 si sovrappone, Si ottiene così il brillante risultato di  scontentare gli utenti per il disagio, aggravare i costi  per la riduzione della velocità commerciale e generare malcontento nei conducenti per l’irregolarità dei  tempi di riposo.

-eliminare tutte le corse a vuoto da e per le rimesse,  che devono essere totalmente sostituite da corse utili per il trasporto passeggeri.

- massimizzare le linee circolari, con rotazione dei conducenti, limitando quelle con doppio capolinea a quelle con lungo percorso, come ad esempio l’1 e poche altre

- i bus della ATP nella tratta urbana in ingresso , che in alcune fasce orarie viaggiano quasi vuoti, possono svolgere servizio integrativo alla AMT dando migliore servizio senza ulteriori costi.


Ci sono poi moltissime altre irrazionalità nei percorsi e nel posizionamento delle fermate.
Sono errori organizzativi che visti singolarmente una sembrano niente ma , messi assieme, pesano e molto, sulla fruibilità del servizio per gli utenti ed il  bilancio aziendale.

Comitato Manin-Montello
g.bado- g.torri

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